Emozionarsi
Spesso le persone parlano di emozioni positive e negative.Nessuna emozione è davvero negativa.Ci sono emozioni più o meno faticose.Ne parlavo di recente con una mia cara paziente: in fin dei conti tutte le emozioni sono faticose!Questo perché implicano movimento e quindi la fatica di agire. Quindi ogni emozione è faticosa ma proprio qui dentro risiede un motore potentissimo: quello dell’esistenza.Spegnere questo motore per evitare le emozioni spiacevoli genera la rinuncia a tutto il pacchetto.E pensando ai colori. Se spengo il nero e il bianco il prezzo da pagare è spegnere tutto lo spettro colorato. Ogni volta che provi un’emozione traduci la parola fatica nella parola vita.E tu meriti la vita: quella che ritieni più allineata a te.Attraversa questa fatica perché…
La dimensione del Lutto
Che cos’è il lutto? Un sentimento doloroso legato alla perdita di una persona che ha rappresentato, in un certo momento della propria vita personale, un legame affettivo significativo. Questa separazione non è dovuta necessariamente alla morte di quella persona e quindi il lutto si struttura nel dolore legato proprio all’esperienza del distacco e della perdita. “Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo” (Sant’Agostino). E’ possibile vivere un lutto anche per la perdita di un lavoro o di uno status sociale? Assolutamente sì! L’esperienza del lutto è legata alla perdita di qualcuno o di una condizione e quindi può verificarsi anche dopo un licenziamento o la perdita improvvisa di un ruolo sociale e lavorativo legato ad esempio al fallimento…
Quelli della salute mentale: che confusione!
Psicologo: è una persona che ha conseguito una laurea in Psicologia e che si è abilitato con il passaggio dell’Esame di Stato e con l’iscrizione all’Albo professionale. Come recita l’articolo 3 del codice deontologico degli psicologi: “ lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace”. Egli non può prescrivere farmaci poiché non è un medico. Psicoterapeuta: può essere sia uno psicologo sia un medico a seconda del tipo di laurea conseguita. Dopo la laurea in Psicologia o…
La paura del giudizio
A chi non è capitato almeno una volta nella vita di temere il giudizio di un’altra persona, sia essa un genitore, un amico, un partner, un collega o qualcun altro? La pressione del giudizio degli altri può arrivare ad essere davvero intensa e farci sentire schiacciati e in gabbia quasi come fossimo incapaci di reagire. Se ci pensiamo un attimo, la nostra Società, fin da quando ognuno di noi era bambino ci ha educato ed abituato ad essere valutati con l’obiettivo di raggiungere un grado di sufficienza sia specifico (ad esempio in una disciplina scolastica) sia generalizzato (in termini di adeguatezza o inadeguatezza). Ma possiamo dare la colpa unicamente al sistema educativo? Certo che no, infatti oltre a quel tipo…
La dimensione della responsabilità
Per definire il termine responsabilità sotto intendiamo l’accettazione di ogni conseguenza derivante da un comportamento o da un’azione che abbiamo commesso e che provoca delle conseguenze positive o negative nella propria dimensione esistenziale. L’essere umano, nella sua vita, si assume un pezzetto di responsabilità ogni volta che compie una scelta riposizionandosi rispetto a degli obiettivi personali da perseguire (ad esempio sarà difficile che Franco tratti male Erica se egli e’ intenzionato ad invitarla per cena e se questo dovesse accadere ci interrogheremmo sul perché Franco abbia deciso di auto sabotarsi). Eppure capita molte volte nella vita di una persona, che, nonostante vi sia un’apparente chiarezza circa la direzione da prendere in un’area di vita, ad esempio nella sfera affettiva, l’individuo…
Parliamo d’ansia
Per ansia intendiamo quei comportamenti che provocano eccessiva preoccupazione o paura che non sono controllabili dal soggetto che li vive. Il minimo comune multiplo sotteso al vissuto emotivo tendente all’ansia è un elevato “arousal” (attivazione) caratterizzato da sentimenti di allarme e iper vigilanza. A livello evolutivo l’ansia ha sempre avuto un valore adattivo con l’obiettivo di provocare allerta e reazioni di fuga nell’essere umano che la sperimentava. Possiamo definire quindi l’attivazione ansiosa come una risposta dell’organismo molto antica che si è trasformata nel corso del tempo. I nostri antenati potevano trovarsi esposti a situazioni particolarmente pericolose: andare a caccia poteva portare all’incontro con un animale feroce e l’attivazione ansiosa aveva, biologicamente, in quel momento della storia, lo scopo di leggere…
La relazione terapeutica e la paura di crescere
All’inizio di un percorso di psicoterapia una delle più grandi difficoltà e’ costituita dalla creazione di un rapporto di fiducia tra paziente e terapeuta e, prima di questo, dall’intensità della motivazione a richiedere l’aiuto di un professionista che non si conosce. Inizialmente paziente e terapeuta sono due sconosciuti. Questo può rappresentare uno scoglio e spesso il paziente si domanda “perché dovrei raccontare la mia vita, le mie fatiche e i miei dolori a questo sconosciuto?” Questo tema e’ un ostacolo iniziale e, già dopo pochi incontri, si entrerà in un clima connotato emotivamente da una tonalità delle emozioni più calda e confidente, pur nel rispetto della dovuta distanza professionale. Ecco come l’iniziale ostacolo diverrà poco a poco un punto di…